(Teleborsa) - Un
politica fiscale comune nei confronti dei giganti digitali che operano nell'Unione Europea.
Nessuna sorpresa, a proposito della cosiddetta "
web tax", dall'Ecofin informale a Tallin, in Estonia, svoltosi sabato 16 settembre. I Ministri delle Finanze UE hanno infatti concordato di "procedere speditamente verso una
posizione comune per il meeting di dicembre" a proposito di
lotta all'evasione e all'elusione fiscale da parte delle multinazionali del web.
La Commissione europea "fornirà una comunicazione con
diverse opzioni su come affrontare questa questione, prima del
digital summit in cui si discuterà di nuovo allo scopo di consentire di arrivare a una qualche conclusione all'Ecofin di dicembre per stabilire una direzione", ha riferito il vicepresidente della Commissione
Valdis Dombrovskis al termine dei lavori.
Per una proposta concreta si dovrà attendere invece la prossima primavera, quindi metà 2018.
Dombrovskis ha precisato che la
soluzione preferita è un
accordo a 28, per una serie di elementi tra cui quello di preservare il mercato unico.
Tuttavia il cammino verso una soluzione condivisa non è così scontato: come noto, le politiche fiscali variano di Paese in Paese e tra alcuni Ministri delle Finanze le opinioni sono divergenti.
Ad ogni modo, se non ci fosse unanimità, un blocco di Paesi capofila potrebbe procedere autonomamente e la proposta elaborata dai quattro big dell'Area Euro - Francia, Germania, Italia e Spagna - ha già totalizzato circa una decina di nazioni che l'appoggiano.