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Siria, cresce il bilancio delle vittime della strage con armi chimiche. Attesa riunione ONU

Damasco smentisce responsabilità appoggiata dalla Russia. La Casa Bianca attacca Assad, ma critica l'operato di Obama che "non ha fatto nulla". Oggi riunione emergenza Consiglio sicurezza ONU a New York

Siria, cresce il bilancio delle vittime della strage con armi chimiche. Attesa riunione ONU
(Teleborsa) - Si aggrava il bilancio delle vittime della strage con armi chimiche avvenuta in Siria, a Khan Sheikhun, città della provincia nord-occidentale di Idlib controllata dai ribelli. Si parla ora di una settantina di morti e centinaia di intossicati, di cui moltissimi sono bambini.

Le immagini sconvolgenti di bambini che boccheggiano con la bava alla bocca ed il vomito, su un lettino di fortuna, donne con il sangue al naso o uomini letteralmente paralizzati hanno fatto il giro del mondo, restituendo la fotografia di una vera e propria emergenza umanitaria.

E così Francia e Gran Bretagna hanno per prime chiesto un incontro di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che è stato fissato per oggi mercoledì 5 aprile a New York, alle 10 ora USA dell'East ed alle 16 ora italiana.

Lo spietato bombardamento con l'uso di gas tossici sarebbe stato ordinato dal dittatore Assad, che però ha negato
di armi chimiche, appoggiato dalla sua alleata Russia. Ma i sintomi manifestati da molte centinaia di persone colpite dall'attacco sono inequivocabili e sono stati confermati anche dalla Direzione sanità di Idlib, che ha riportato le foto ed ipotizzato l'uso di gas sarin, sebbene inizialmente si parlasse di bombe al cloro.

Sgomento e incredulità praticamente in tutto il mondo. La Commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite sui diritti umani in Siria ha avviato le indagini sul bombardamento, ricordando che "l'uso di armi chimiche come gli attacchi deliberati contro strutture mediche equivale a crimini di guerra ed a gravi violazioni del diritto umanitario internazionale".

L'Ambasciatore britannico all'ONU, Matthew Rycroft, ha affermato convinto che "si tratta di un crimine di guerra" e di "una pessima notizia per la pace in Siria, che dimostra come il regime non si fermerà davanti a nulla per rimanere al potere".

Anche la Casa Bianca condanna Assad, ma "addebita" la responsabilità alla precedente Amministrazione Obama. "Queste atroci azioni del regime di Bashar al-Assad sono una conseguenza della debolezza e della mancanza di risoluzione dell’ ultima Amministrazione", ha detto il portavoce Sean Spicer, aggiungendo che Obama "non ha fatto nulla" per porre un limite all'uso delle armi chimiche.

L'Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Federica Mogherini, ha accusato apertamente il regime di Bashar al-Assad. "Oggi la notizia è tremenda - ha detto la Mogherini a Bruxelles - e noi europei crediamo che le responsabilità abbiano rilevanza, quindi chi ha commesso crimini di guerra deve essere chiamato a risponderne".

Il nostro ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ha assicurato che anche "l'Italia sarà in prima linea al Consiglio di sicurezza dell'ONU nella riunione d'urgenza e alla Conferenza di Bruxelles sulla Siria, nel condannare l'uso di armi di distruzione di massa contro la popolazione siriana e nel chiedere con forza che vengano individuati i responsabili di questo crimine contro l'umanità".

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