(Teleborsa) - Dopo Moody's è
Standard & Poor's a promuovere il decreto salva-risparmio del governo italiano.
Il piano che prevede
interventi fino a 20 miliardi di euro complessivi a sostegno delle banche in difficoltà, spiega l'agenzia di rating,
"non ha effetto immediato" sui rating assegnati da Standard & Poor's all'Italia (BBB-/Stable/A-3).
"Se i 20 miliardi fossero completamente utilizzati, il debito pubblico italiano a fine 2017 salirebbe di 1,2 punti percentuali del PIL attestandosi al 131,6% del PIL, rispetto alla nostra precedente previsione del 130,4%", calcola S&P.
Secondo Moody’s l’intervento è "positivo per gli obbligazionisti senior e per i correntisti delle banche coinvolte perché sembra destinato ad aumentare la loro protezione attraverso il capitale aggiuntivo".
Critiche, invece, le associazioni dei consumatori italiani. Per il Codacons il decreto salva-risparmio
costa 333 euro a persona, 833 euro a famiglia.