(Teleborsa) - L'acquisto di azioni
Mediaset da parte di
Vivendi "non concordato preventivamente con
Fininvest, non può essere considerato altro che
un'operazione ostile". Con queste esatte parole
Silvio Berlusconi definisce l'operazione di acquisto di azioni del Biscione da parte dell'imprenditore bretone
Vincent Bollore,
arrivato dal 3% al 20% del capitale del gruppo di Cologno Monzese in soli tre giorni. Vivendi ha appena comunicato, infatti, di aver raggiunto il 20% del capitale di Mediaset.
"Quanto a noi, c'è la compattezza più assoluta della mia famiglia su un punto molto preciso: non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori", ha ribadito Berlusconi ricordando ai aver "aumentato la nostra partecipazione e continueremo a farlo nei limiti consentiti dalle leggi". In particolare
Fininvest ha incrementato la propria partecipazione del 3,5%, portandosi al 38,266% (il 39,775% del capitale avente diritto di voto).
Riguardo alla vicenda Premium, l'ex premier ha chiarito che "Vivendi ha avuto l'opportunità, con l'accordo strategico firmato nello scorso aprile, di avviare con Mediaset una collaborazione che si preannunciava proficua per entrambi i gruppi. Purtroppo questo accordo è stato disconosciuto da Vivendi nei modi e con le conseguenze anche giudiziarie che sono note. Non è certo questo il miglior biglietto da visita che Vivendi possa esibire nel riproporsi come azionista industriale della società".
Mediaset ha deciso tramite Fininvest di rivolgersi alla
Procura della Repubblica di Milano, e per conoscenza alla Consob, presentando una denuncia per manipolazione del mercato nei confronti di Vivendi.