(Teleborsa) -
Il petrolio prosegue le contrattazioni all'insegna dell'incertezza, con il
light crude che cede oggi sul mercato l'1,59% 42,73 dollari al barile, dopo lo choc provocato la scorsa settimana dai dati sulla
produzione OPEC.
L'output del cartello è aumentato a ottobre su un nuovo record, a causa degli aumenti di Libia, Nigeria ed Iran, nonostante gli impegni informali assunti all'ultimo vertice per ridurre l'output.
Frattanto, il ministro petrolifero dell'Arabia Saudita,
Khalid Al-Falih, ha lanciato un avvertimento agli altri produttori, definendo
un "imperativo" la necessità di trovare un accordo sui tagli coordinati. La posizione del ministro saudita, nota da tempo, è stata ribadita nel corso di un vertice bilaterale con il ministro algerino,
Noureddine Bouterfa, ad Algeri.
Secondo al-Falih è necessario fissare proprio dei numeri e l'occasione potrà essere offerta dal
vertice di fine mese a Vienna, per il quale il ministro petrolifero arabo nutre un certo
ottimismo.