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BCE, Draghi: la ripresa economica si conferma "moderata ma stabile"

"Non abbiamo discusso tapering e rimozione stimoli", ha specificato Draghi, aggiungendo che "a dicembre la visione sarà più chiara".

Economia
BCE, Draghi: la ripresa economica si conferma "moderata ma stabile"
(Teleborsa) - La ripresa economica dell'area euro si conferma "moderata ma stabile", mentre l'inflazione risulta essere in linea con le aspettative. Lo ha affermato il il presidente della BCE, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo che ha lasciato invariata la politica monetaria.
"L'economia dell'Eurozona ha continuato a mostrare una certa resilienza agli effetti avversi, come l'incertezza politica", grazie anche alle misure messe in campo dalla BCE che assicurano un certo sostegno all'economia, creando "condizioni molto favorevoli per imprese e famiglie". "Lo scenario di base resta però soggetto a rischi al ribasso", aggiunge il governatore della BCE. I moderati prezzi del petrolio e la ripresa del mercato del lavoro supportano i consumi delle famiglie, mentre la debole domanda straniera continua a indebolire l'economia.

"Guardando avanti rimaniamo impegnati a preservare la politica accomodante, che può portare l'inflazione vicina al 2% nel medio termine". Il miglioramento dell'inflazione prosegue lento, con attese di ripresa anche nei prossimi due anni.

"Continueremo ad agire utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione", mostrandoci disposti a migliorare il programma di acquisto di asset (QE) fino a marzo 2017 o oltre se necessario". Draghi si è detto poi a favore della persistenza di bassi tassi d’interesse nel lungo periodo. "Non abbiamo discusso tapering e rimozione stimoli", ha specificato il governatore della BCE, aggiungendo che è "improbabile una fine brusca del quantitative easing" e che "a dicembre la visione sarà più chiara".

"Il supporto di politica monetaria è in piedi e rimarrà in piedi", ha assicurato il numero uno della BCE, lamentando la debole implementazione delle riforme strutturali dei Paesi.
Draghi ha invitato i Paesi della Zona Euro a focalizzarsi su un aumento della produttività, poiché porta a maggiori investimenti e più posti di lavoro.


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