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Scontro frontale tra treni in Puglia: 23 morti. Lutto cittadino per tre giorni

L'incidente è avvenuto tra Corato e Andria, nel barese, gestita da Ferrotramviaria, società pugliese attiva nel settore del trasporto ferroviario regionale e metropolitano

Scontro frontale tra treni in Puglia: 23 morti. Lutto cittadino per tre giorni
(Teleborsa) - Il tragico bilancio delle vittime nello scontro frontale fra due treni in Puglia, è di 23 morti e 52 feriti, di cui 24 attualmente ricoverati. L'incidente è avvenuto ieri in una zona di aperta campagna tra Corato e Andria, località Boccareto, su un tratto a binario unico della linea secondaria Bari-Barletta. Molte persone che si trovavano a bordo sono rimaste a lungo incastrate fra le lamiere. I feriti sono ricoverati negli ospedali di Andria, Barletta, Bisceglie e anche di Bari. Occorre molto sangue, e ingenti scorte sono state inviate da molte parti d'Italia. Ad Andria è stato allestito un Centro di accoglienza, con la presenza di psicologi, per i famigliari di quanti sono ancora alla ricerca dei parenti e degli amici che si trovavano sui treni.

"Sembra un disastro aereo", aveva subito commentato sconvolto un anziano, memore della tragedia del Fokker F27 dell'Ati del volo Napoli-Bari schiantatosi proprio nella zona di Corato la sera del 30 ottobre 1972.

Uno dei macchinisti ha perso la vita, mentre non si sono ancora avute notizie della sorte del collega sull'altro convoglio. Il Presidente del consiglio Renzi è giunto nella serata di ieri sul luogo dell'incidente per rendersi conto di persona della tragedia e portare parole di conforto ai famigliari delle vittime, dei feriti e dei tanti ancora considerati dispersi.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato subito di "tragedia inammissibile" su cui "occorre accertare subito e con precisione responsabilità ed eventuali carenze". Papa Francesco ha inviato un telegramma di cordoglio al Vescovo di Bari per esprimere la "sua sentita e cordiale partecipazione al dolore che colpisce tante famiglie".

Intanto, il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha fatto sapere che, oggi alle 12, è stato osservato un minuto di silenzio in tutte le stazioni e a bordo dei treni, in ricordo delle vittime dell'incidente ferroviario.

incidente ferroviario Puglia

L'incidente è avvenuto ieri 12 luglio, intorno alle 11,30, fra le stazioni di Ruvo di Puglia e Corato
, sulla linea locale delle Ferrovie Nord Barese, in un tratto a binario unico a controllo manuale, ovvero privo di automazioni di sicurezza. La marcia dei treni su quel tratto è regolata dall'antico sistema dell'avviso "a blocco telefonico" di via libera, dato dai dirigenti della stazioni interessate e comunicato ai macchinisti, anche attraverso i tradizionali segnali ferroviari.

E' evidente, con ogni probabilità, che qualcuno abbia commesso un tragico errore. L'infrastruttura, come la proprietà e la marcia dei treni, è gestita da Ferrotramviaria (FT), una società per azioni pugliese privata attiva nel settore del trasporto ferroviario regionale e metropolitano, titolare di "contratto di servizio" con la Regione Puglia. "Uno dei due treni è di troppo, quale lo chiarirà l'inchiesta", avevo detto sin dai primi momenti ai giornalisti il Direttore generale di Ferrotramviaria, l'ingegner Massimo Nitti.

Sono intervenuti subito i vigili del fuoco e, stando a quanto si era appreso immediatamente dai primi soccorritor e dalle drammatiche immagini del disastro diffuse quasi in tempo reale, le prime carrozze apparivano completamente sbriciolate con pezzi di lamiera volati molto lontano nella campagna, ai due lati dei binari.

operazioni soccorso

Mentre si lavorava fra le lamiere per tirar fuori e soccorrere le persone, era stato subito chiaro che le vittime fossero molte di più della decina ipotizzata nei primi momenti. A tarda sera, le squadre di soccorso sono riuscite a spostare di una decina di metri la prima motrice, che si trovava in coda trattandosi di un elettrotreno leggero simmetrico, di uno dei due convogli distrutti dallo spaventoso ammasso informe delle lamiere devastate dal forte urto frontale.

La Procura di Trani ha subito aperto un'inchiesta per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Il fascicolo è stato intanto aperto a carico di ignoti. E' stata recuperata nel frattempo la scatola nera presente a bordo del treno partito da Bari che registra i parametri della marcia e i Responsabili di Ferrotranviaria hanno acquisito la "documentazione" con le conversazioni intercorse tra i dirigenti delle due stazioni e con i macchinisti, consegnandole ai magistrati.

Non sono note ancora le cause del disastro, se errore umano o guasto tecnico. E' solo certo che i due convogli marciassero entrambi a una velocità comresa tra i 100 e i 110 km/h quando si sono scontrati frontalmente, sembrerebbe senza alcun accenno di frenata da parte dei rispettivi macchinisti. I convogli, del resto, erano impegnati su un tratto di leggera curva e la visibilità era ostacolata dai numerosi alberi di ulivo circostanti. I convogli coinvolti sono elettrotreni ETR 452 Civity di recente costruzione prodotti dall’azienda spagnola "CAF".

Intanto, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha inviato sul luogo due Ispettori del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per le "opportune verifiche".
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