(Teleborsa) -
Mentre arriva il via libera di Consob alla quotazione in borsa di Veneto Banca, i grandi soci tentennano e Palazzo Mezzanotte si allontana dall'orizzonte dell'istituto bancario.
La Consob ieri ha approvato il supplemento al Prospetto Informativo relativo all'offerta in opzione e all'ammissione a quotazione da parte di Borsa Italiana della azioni ordinarie Veneto Banca, ma grandi azionisti dell'istituto di Montebelluna, riuniti nell'associazione "Per Veneto Banca" sventolano bandiera bianca sull'aumento di capitale da un miliardo di euro.
L'associazione dei grandi soci, che dichiara di rappresentare il 7% del capitale della banca mostra tutta la sua perplessità sulla partecipazione all'operazione lamentando "la mancanza di informazioni essenziali" sulla strategia futura della banca, l'incertezza legata al referendum sulla Brexit e il contesto di mercato sfavorevole.
L'obiettivo della quotazione, ovvero raggiungere almeno il 20-25% del capitale, sembrerebbe ancora molto lontano. "Le circostanze unite ai tempi molto ristretti per il completamento dell'aumento impediscono che ciò si concretizzi", spiega una nota dell'associazione.
Inoltre a gettare benzina sul fuoco le ultime notizie di indagini della Procura di Roma sull'aumento di capitale della banca.
Intanto, ieri il Fondo Atlante ha preannunciato la partecipazione all'aumento di capitale indipendentemente dall'esito del referendum sulla Brexit.
Dunque un copione che sembra replicare una storia già vista: quella della mancata quotazione della Banca Popolare di Vicenza.