(Teleborsa) -
Peggiora il quadro dell'industria italiana, dove gli ordinativi si mostrano in caduta e scivola il fatturato.
A marzo 2016, rispetto al mese precedente, nell'industria si rileva una diminuzione sia per il fatturato (-1,6%), sia per gli ordinativi (-3,3%).
Lo rivela l'
ISTAT che spiega come
la contrazione del fatturato è s
intesi della flessione del 2,6% sul mercato interno e di un
lieve incremento (+0,1%) su quello estero.
Il calo degli ordinativi è verificato sia sul mercato interno (
-1,5%), sia su quello estero (
-5,8%).
La contrazione del fatturato è verificata anche considerando la dinamica congiunturale degli ultimi tre mesi: l’indice complessivo cala dell’1,1% (-1,2% per il fatturato interno e -0,9% per quello estero).
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 come a marzo 2015),
il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 3,6%, con un calo del 4,4% sul mercato interno e del 2,2% su quello estero.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per l’energia (+3,2%) mentre risultano in calo i beni strumentali, i beni intermedi (-2,5% per entrambi) e i beni di consumo (-0,6%).
L’indice grezzo del fatturato si riduce, in termini tendenziali, del 3,7%: il contributo più ampio a tale flessione viene dalla componente interna dell’energia.
Per il fatturato l’incremento tendenziale più rilevante si registra nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+6,5%), mentre la maggiore diminuzione, limitatamente al comparto manifatturiero, riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-22,4%).
Nel confronto con il mese di marzo 2015, l’indice grezzo degli ordinativi segna un lieve aumento (+0,1%). L’incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+30,7%), mentre la flessione maggiore si osserva nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-13,2%).