(Teleborsa) - La
Brexit, ossia l'eventuale uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, sarebbe uno choc per l'economia mondiale. Come tanti, vedi
OCSE e
FMI, ne è convito anche il
G7, che in occasione del vertice a
Sendai si è molto concentrato sul
referendum del 23 giugno. "Le incertezze sono aumentate, con i conflitti geopolitici, il terrorismo, l'afflusso di rifugiati e, inoltre, lo shock di una eventuale uscita della Gran Bretagna dall'UE che andrebbe a complicare il contesto economico mondiale", si legge nel comunicato ufficiale della riunione dei ministri delle Finanze e banchieri centrali delle 7 maggiori economie avanzate.
Al centro dell'attenzione dei ministri anche la
Grecia, con gli
Stati Uniti pronti a supportare l'FMI affinché ad Atene venga concesso un alleggerimento del debito. Intanto il
Parlamento di Atene ha approvato un nuovo pacchetto di misure di austerità richieste dai creditori internazionali per ottenere in cambio una nuova tranche di aiuti prima della
riunione dell'Eurogruppo che si terrà martedì.
Questo scenario, sostiene il centro studi
Official Monetary and Financial Institutions Forum, starebbe indirettamente aiutando i Paesi più indebitati dell'UE, tra cui anche l'Italia, ad ottenere posizioni "più concilianti" dalla Commissione europea.