(Teleborsa) - Il
testa a testa tra l'ultranazionalista Van Norbert Hofer e il verde Van der Bellen, spaventa l'Europa.
E' l'esito del
ballottaggio per le presidenziali, tenutosi ieri in Austria, tra i due leader. I
l candidato di estrema destra ha incassato il 51,9% dei consensi mentre
l'ecologista ha ottenuto il 48,1% dei voti.
Per il risultato finale bisognerà attendere il conteggio delle 900 mila schede per posta, che potrebbe modificare profondamente l'esito. Il computo dei voti è iniziato stamane e si concluderà nel tardo pomeriggio.
Hofer che guida l'estrema destra, è considerato il "volto buono" dei populisti, ma in materia di
migranti, è visto come un
sostenitore della linea dura.
Qualunque sia il risultato finale, ciò che emerge di importante da queste elezioni è la
profonda divisione del popolo austriaco e
la
grande affluenza alle urne, il 70%, in forte aumento rispetto al primo turno delle elezioni, a fine aprile, quando Hofer ha incassato il 35% dei consensi contro i 21,3% di Van der Bellen.
"Indipendentemente dal conteggio degli ultimi voti, quello austriaco è già adesso un
risultato scioccante" ha detto il
capogruppo Spd al Bundestag Thomas Opperman commentando l'esito preliminare delle elezioni. Secondo Opperman il risultato di ieri è "una sveglia per tutti i democratici a mobilitarsi contro l’odio per gli stranieri e l’intolleranza".
A inizio maggio,
il cancelliere austriaco Werner Faymann ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico, non trovando l'appoggio del suo partito. La popolarità di Faymann era precipitata subito dopo che il leader socialdemocratico aveva avallato la "politica di apertura delle frontiere" sostenuta dal cancelliere tedesco
Angela Merkel, sui rifugiati. Il giorno dopo la sconfitta elettorale, Faymann era stato contestato durante un comizio del suo partito.