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Mario Draghi sempre più determinato: faremo tutto il possibile

Economia
Mario Draghi sempre più determinato: faremo tutto il possibile
(Teleborsa) - Draghi non si arrende all'inflazione ed al rallentamento della crescita economica. Il numero uno della BCE, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo che ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro, ha ribadito che i tassi d'interesse resteranno così o più bassi ancora a lungo, sicuramente oltre il periodo dei nostri acquisti di asset, che dureranno fino a fine marzo 2017 o oltre, fino a quando non sarà raggiunto il target dell'inflazione.

La Banca Centrale europea, infatti, continuerà a monitorare attentamente l'evoluzione dei prezzi e se fosse necessario agirà utilizzando tutti gli strumenti disponibili secondo il suo mandato. I prezzi al consumo sono ancora troppo bassi e potrebbero anche tornare in negativo prima di rialzarsi. Secondo le stime l'inflazione tornerà a salire nella seconda metà dell'anno e per tutto il 2017 e 2018.

A giugno, partiranno nuove operazioni di rifinanziamento (TLTRO 2) anche sulle corporate, ha precisato poi l'economista, aggiungendo che le ultime politiche monetarie hanno evitato il pericolo di turbolenze di lungo periodo.

Secondo il governatore dell'Eurotower il PIL ha registrato una crescita grazie alla domanda domestica ma risulta ancora bloccato dalle esportazioni. Per questo e per altri motivi, i rischi restano al ribasso.
Migliorate le condizioni di finanziamento a imprese e famiglie.

Draghi ha poi confermato che il consiglio direttivo si è ritrovato unanime nel difendere la propria indipendenza. "Le nostre politiche non sono molto diverse da quelle che vengono attuate nella maggior parte del mondo. Le nostre politiche funzionano, ma bisogna dare loro del tempo. Certo, con le riforme strutturali i loro effetti sarebbero più rapidi". La BCE, ha poi osservato il governatore della Banca Centrale, "obbedisce alla legge, non ai politici, perché siamo indipendenti", riferendosi alle accuse giunte all'istituzione monetaria da diversi politici tedeschi. Abbiamo un mandato per l'Eurozona, non per la Germania, ha precisato.

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