(Teleborsa) - Sì dei soci di
Banca Popolare di Vicenza ai tre punti decisivi per il futuro dell’istituto veneto.
Oggi, l’assemblea degli azionisti ha votato a favore dei
tre punti richiesti dalla Vigilanza europea della BCE, dando così vita a un nuovo percorso della banca. Nonostante il clima di tensione sembra sia prevalso l’
appello lanciato dall'Ad della Popolare di Vicenza, Francesco Iorio. "Un socio ha detto se prevale il si la banca sarà persa. Io dico,
se prevale il no la banca sarà persa e da lunedì mattina" ha affermato il top manager replicando agli interventi degli azionisti.
L’assemblea in corso a Gambellara (Vicenza) ha approvato con l’
81,95% dei voti favorevoli la trasformazione in Spa, con l'
87,15% l'aumento di capitale e, con l'
87,19% la quotazione della banca in Borsa, prevista il prossimo aprile.
"
Una scelta senza alternative" - ha commentato il
presidente Stefano Dolcetta - per non incorrere nelle "gravi e irreparabili conseguenze" paventate dalla BCE. L’istituto di Francoforte aveva subordinato il giudizio di adeguatezza patrimoniale al verificarsi di certe condizioni: trasformazione in SpA, quotazione sul mercato milanese e aumento di capitale.