(Teleborsa) -
L'Italia si conferma in crescita negli ultimi tre mesi del 2015, anche se
meno di quanto prospettato dagli economisti.
La
stima preliminare del PIL pubblicata stamane dall'ISTAT mostra un'economia in crescita di appena lo
0,1% su base trimestrale, dopo il +0,3% dei tre mesi precedenti. Questo dato
delude le attese degli analisti che erano per una crescita dello 0,3%.
Su base annua, ossia rispetto al quarto trimestre del 2014, si è verificato invece un
aumento dell'1%, in accelerazione rispetto al +0,8% dei tre mesi precedenti ma
al di sotto del consensus che era per un +1,2%.
Da rilevare che il periodo in esame ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al quarto trimestre del 2014.
L'Ufficio di Statistica spiega che la variazione congiunturale è la sintesi di una
diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’industria e di
aumenti in quelli dell’agricoltura e dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte), più che compensato dall’apporto positivo della componente estera netta.
Nel 2015 il PIL corretto per gli effetti di calendario è aumentato dello 0,6%. Il 2015 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al 2014 e la variazione annua del PIL calcolata sui dati trimestrali grezzi è pari a +0,7%.
La variazione acquisita per il 2015, infine, è pari al +0,2%.