(Teleborsa) - L'
eccesso di fornitura di petrolio potrebbe essere addirittura
superiore di quanto stimato ad oggi, con conseguenze deleterie sulle quotazioni dell'oro nero.
Lo ha dichiarato l'
International Energy Agency nell'atteso Rapporto sul mercato del greggio nel quale l'Agenzia ritiene "molto difficile un significativo incremento dei prezzi del petrolio nel breve periodo" a causa del
ritorno sul mercato dell'Iran e del mancato taglio alla produzione da parte dei Paesi dell'OPEC.
Il Cartello, sottolinea l'IEA, ha addirittura
aumentato l'output di gennaio di 280 mila barile giornalieri a 32,63 milioni di barili.
Inoltre a dicembre le
riserve commerciali dei Paesi industrializzati sono salite di 7,6 milioni di barili a 3,012 miliardi di barili e sono cresciute anche a gennaio, si legge nel report.
Secondo l'Organizzazione questi fattori hanno fatto aumentare i rischi al ribasso dei prezzi energetici.
Il rapporto non ha per ora intaccato il rimbalzo del petrolio, che continua a mostrare un incremento di 67 centesimi a 30,36 dollari al barile sui
futures sul Wti in scadenza a marzo.
Oggi anche l'
Energy Information Administration farà il punto della situazione, mentre domani toccherà all'
OPEC.