(Teleborsa) - Luci ed ombre sui conti di
FCA, che ha chiuso il 2015 con un utile netto in calo ma con ricavi in aumento.
Includendo Ferrari, i
ricavi netti sono cresciuti del 18% a 113,2 miliardi di euro (+6% a parità di cambi di conversione), l’
EBIT adjusted è salito del 40% a 5,3 miliardi di euro e l’
utile netto adjusted è aumentato del 91% a 2 miliardi di euro. L’
utile netto del 2015 si è attestato a 377 milioni di euro dai 632 milioni di euro nel 2014 e include gli oneri registrati nel terzo trimestre a seguito della variazione di stima effettuata per riflettere l’attuale contesto normativo e le campagne di richiamo, oltre agli oneri registrati nel quarto trimestre in relazione al pianificato riallineamento ai trend di mercato della capacità produttiva in NAFTA.
La scissione di Ferrari ha permesso al Gruppo di iniziare il 2016 con un
indebitamento netto industriale di 5 miliardi di euro.
I
veicoli consegnati a livello globale sono stati 4,6 milioni di unità, in linea con il 2014. E’ proseguito l’ottimo andamento del marchio
Jeep, con consegne a livello globale che hanno raggiunto il livello record di 1,3 milioni di unità, in rialzo del 21%.
Tra gli
obiettivi del 2016 ci sono ricavi per oltre 110 mld di euro (111 mld consuntivo 2015 esclusa Ferrari) ed un utile netto
adjusted superiore a 1,9 mld di euro (1,7 mld consuntivo 2015 esclusa Ferrari).
Fiat Chrysler Automobiles N.V. ha comunicato poi che nel corso della
conference call sui risultati finanziari dell'intero anno e del quarto trimestre del 2015, che avrà inizio alle ore 15:30 GMT di oggi, presenterà un aggiornamento del proprio Business Plan del maggio 2014.
Sbanda il titolo a Piazza Affari -2,64%, per poi tornare sulla parità.