(Teleborsa) - Aspettative confermate:
nel 2015 l'
economia della Cina ha vistosamente tirato il freno a mano mettendo a segno la
crescita più lenta degli ultimi 25 anni.
A certificarlo l'Ufficio di Statistica del Paese che per il
quarto trimestre ha rilevato un
PIL in aumento dell'1,6% rispetto al +1,8% dei tre mesi precedenti e a fronte del +1,7% stimato dagli analisti.
Su base tendenziale la crescita ha rallentato invece dal 6,9%
al 6,8%, risultando però in linea con il consensus. Si tratta del
peggior dato trimestrale dal 2009.
L'
intero 2015, infine, si è chiuso con un Prodotto Interno Lordo in aumento del
6,9%, dunque al tasso di espansione più modesto dell'ultimo quarto di secolo seppure in linea con il target del Governo. L'anno precedente la crescita era stata del 7,3%.
A confermare l'impasse della seconda economia al mondo anche gli altri dati macroeconomici diffusi oggi dal National Bureau of Statistics.
A dicembre la
produzione industriale è cresciuta del 5,9% rispetto al 6,2% del mese precedente, deludendo le stime degli analisti che erano per un +6%, mentre su base mensile si è verificata una crescita dello 0,4% rispetto al +0,5% di novembre.
Nell'intero 2015, invece, l'output è salito del 6,1% dopo il +8,3% messo a segno l'anno precedente.
Sempre a dicembre le
vendite al dettaglio sono balzate dell'11%, risultando però in rallentamento rispetto all'11,2% di novembre e al di sotto delle stime dell'11,2% (+0,8% la crescita congiunturale), mentre nell'intero anno il dato è salito del 10,7% rispetto al 12% del 2014.
Infine gli
investimenti in asset fissi nelle aree non rurali, ottimo indicatore dello stato di salute del settore costruzioni, sono migliorati del 10% nell'intero 2015. Anche in questo caso il tasso di espansione è inferiore a quello messo a segno nei primi 11 mesi dell'anno da poco terminato.
Seppure robuste, le attesissime cifre diffuse in nottata hanno confermato la
fase di rallentamento del colosso cinese, aumentando i timori per una
ripercussione sulle altre economie globali.
Le recenti turbolenze sui mercati finanziari sono state generate anche dai
dubbi degli investitori sulla reale capacità di Pechino di riuscire a porre rimedio a tale rallentamento.
Non manca chi teme che i
numeri forniti dalle autorità cinesi siano
poco veritieri, e quindi superiori a quelli reali.
Ad ogni modo stamane la
Borsa di Shanghai sta balzando in scia alle
attese per nuovi stimoli all'economia.