(Teleborsa) - Il Governo francese tenta di rassicurare gli animi su
Renault al termine di una
giornata da incubo che ha visto il titolo della casa francese bruciare il 10% del proprio valore.
Il Ministro di Ambiente e Trasporti
Segolene Royale ha dichiarato in conferenza stampa che in alcuni test su veicoli francesi e non sono stati osservati
sforamenti delle norme sulle emissioni di CO2 e ossido di azoto, ma non frodi, a differenza di quanto avvenuto nello
scandalo di Volkswagen, che aveva manomesso i software.
Dal canto suo
Renault ha confermato la presenza degli inquirenti della Direzione generale della lotta alle frodi in tre siti del gruppo per procedere con perquisizioni legate all'inchiesta sui test sulle emissioni, precisando che
i suoi veicoli non presentano meccanismi di alterazione dei gas di scarico.
Ieri il Gruppo transalpino è stato bersagliato dalle vendite in Borsa dopo che un sindacato ha rivelato la visita di funzionari anti frode ad alcuni impianti dove si conducono test sugli standard e certificazioni sul motore, sequestrando alcuni computer.