(Teleborsa) - Si scatenano gli acquisto sull'
euro dopo l'attesa
decisione di politica monetaria della Banca Centrale Europea e, soprattutto, dopo le prime parole del Presidente Mario Draghi.
In pochi minuti la moneta unica è volata da 1,0544 a 1,0888 dollari portandosi ai
massimi di due settimane. Si tratta di una una
reazione diametralmente opposta a quella dei mercati, che invece sono
crollati.
Come ampiamente atteso dagli analisti la BCE ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati operando invece un
nuovo taglio sui depositi che le banche dell'Eurozona "parcheggiano" presso la BCE.
In conferenza stampa Draghi ha invece annunciato
nuove misure di stimolo all'economia per riportare l'inflazione attorno al target BCE del 2%.
In particolare l'attuale
quantitative easing è stato
esteso fino al marzo del 2017 rispetto a settembre 2016, scadenza inizialmente stabilita.
Quello che, secondo gli analisti, ha innescato il balzo dell'euro e il crollo dei listini è stata la
delusione per la portata delle nuove misure. In particolare, è
mancata l'estensione del quantitativo.
Ci si attendeva cioè che l'Istituto Centrale aumentasse anche l'importo di asset acquistati, attualmente a quota 60 miliardi di euro mensili.