(Teleborsa) - Cresce la
spesa pensionistica nel 2014.
L'anno scorso il sistema pensionistico italiano ha erogato 23,2 milioni di prestazioni, per un ammontare complessivo di 277.067 milioni di euro; il valore corrisponde al 17,17% del prodotto interno lordo (PIL) e a un importo medio per prestazione di 11.943 euro. Rispetto al 2013, la spesa complessiva per pensioni è aumentata dell’1,6% e la quota sul PIL è cresciuta di 0,2 punti percentuali. Tale crescita, a fronte di una diminuzione nel numero dei trattamenti erogati (-0,5%), è imputabile all'aumento del 2,1% dell’importo medio delle prestazioni. Si registrano incrementi della spesa per le pensioni di vecchiaia (+1,8%), ai superstiti (+1,9%), di invalidità civile (+1,6%), per le pensioni sociali (+3,7%) e per quelle di guerra (3,8%).
La diminuzione del numero dei trattamenti, solo parzialmente compensata dall’aumento degli importi medi erogati, determina il calo della spesa per le pensioni di invalidità (-2,3%) e per le indennitarie (-0,8%).
È quanto emerge dalla rilevazione annuale sui trattamenti pensionistici e sui loro beneficiari condotta da
Istat e
INPS, nella quale si evidenzia che un pensionato su tre percepisce più di una pensione e che quattro pensionati su dieci percepiscono meno di mille euro. Nel complesso, ciascun pensionato riceve in media 1,43 trattamenti pro capite. Il 66,7% ha una sola pensione, il 25,4% ne percepisce due mentre il 7,8% è titolare di almeno tre pensioni. i pensionati che percepiscono meno di 1.000 euro mensili sono il 40,3% (pur essendo al di sotto della stessa soglia il 65,3% delle pensioni), il 39,1% riceve tra 1.000 e 2.000 euro, il 14,4% tra 2.000 e 3.000 euro mentre il 6,1% percepisce importi mensili superiori a 3.000 euro.
Le pensioni di vecchiaia o anzianità sono la maggioranza (51,3% dei trattamenti pensionistici) e presentano l’importo medio annuo più elevato, pari a 16.299 euro, per una spesa complessiva di 193.866 milioni di euro (70,0% del totale).
Quasi la metà delle pensioni viene erogata al Nord: nelle regioni settentrionali si concentra circa la metà delle prestazioni pensionistiche (47,7%), dei pensionati (48,2%) e della spesa erogata (50,5%).