(Teleborsa) -
Lo scandalo Volkswagen ha avuto impatti sulla casa d'auto tedesca in termini di vendite, ma soprattutto negli Stati Uniti, dove i consumatori sono più volubili e sensibili all'immagine.
Le vendite di Volkswagen a novembre sono crollate in USA del 24,7% a 23.882 unità, dopo aver riportato un aumento dello 0,3% ad ottobre e dello 0,6% a settembre, quando lo scandalo si era appena scoperto. Il flop delle vendite è stato
causato dal blocco dei motori diesel TDI, ha spiegato il direttore operativo di Volkswagen America Mark McNabb, affermando che il gruppo
"sta lavorando senza sosta a un rimedio".
Tengono invece le vendite in Europa: in
Francia il gruppo di Wolfsburg ha riportato un
aumento delle vendite del 4,4%, pur al di sotto di un mercato che è cresciuto nel complesso dell'11,3%, mentre in
Italia lo scandalo ha quasi "risvegliato" l'interesse dell'opinione pubblica, facendo registrare un
balzo delle vendite di Volkswagen del 27,1% (il mercato italiano è cresciuto del 23,5%).
Nonostante questo, Volkswagen è stata ancora punita dall'agenzia di rating
Standard and Poor's, che ha tagliato il merito di credito a
"BBB+" da "A-" con outlook negativo.