(Teleborsa) - La
Legge di stabilità, oggi sul tavolo del Consiglio dei Ministri, dovrebbe includere fra le misure a vantaggio delle imprese e del lavoro, anche la
detassazione del salario di produttività (bonus) ad un'aliquota ridotta del 10%.
La "cedolare secca" del 10% sulla parte di retribuzione legata alla produttività aziendale, entro un
tetto di 2.500 euro, e sino ad una
soglia di reddito di 45-50 mila euro, potrebbe
assorbire 500 milioni delle risorse stanziate dal governo per incentivare l'attività delle imprese ed il lavoro.
Oltre a questa misura, potrebbero essere inseriti anche
incentivi fiscali agli accordi contrattuali in tema di walfare: asili aziendali, contributo istruzione, assistenza sociale e sanitaria e così via. Per queste forme dovrebbe essere prevista la detrazione, vale a dire non concorreranno più alla formazione del reddito imponibile.
La misura principale in tema di lavoro resta comunque la
proroga dello sgravio contributivo per le nuove assunzioni, anche se la durata dovrebbe scendere da 3 a 2 anni ed il tetto di decontribuzione dai circa 8 mila euro annui a meno di 4 mila euro.