(Teleborsa) -
Gli Stati Uniti starebbero valutando altri approcci per la
formazione militare dei gruppi di opposizione al regime siriano. Lo ha dichiarato il Segretario alla Difesa americano Ashton Carter.
Il programma di formazione che
fino ad oggi è costato 500 milioni di dollari ai contribuenti Usa, è stato
pesantemente criticato dopo la scoperta che elementi del fronte di opposizione al regime di Assad, addestrati negli Stati Uniti, avevano consegnato veicoli militari, armi e munizioni, alle milizie Jihadiste dell’Isis.
Carter ha poi negato un rapporto diffuso dal
New York Times che vedrebbe il Pentagono abbandonare l’intero programma di supporto ai ribelli siriani, aggiungendo che il presidente Obama avrebbe dato maggiori dettagli entro breve.
Il programma avrebbe dovuto permettere l’addestramento, oltreché la fornitura dell’equipaggiamento, a 5.400 combattenti, per quest’anno e a ulteriori 15 mila nel 2016, ma il Pentagono è stato costretto ad ammettere che pochissimi di questi combattenti si troverebbero ancora in Siria.
Dei primi due gruppi addestrati, inviati in Siria, il primo è stato arruolato da Jabhat al-Nusrah, una sezione di Al Qaeda, nel mese di luglio. Il secondo avrebbe consegnato gran parte del suo equipaggiamento all’Isis, nel mese di settembre.
Citando una fonte anonima del Dipartimento della Difesa, il New York Times ha riferito che
gli Stati Uniti avrebbero dovuto reclutare un maggior numero di ribelli siriani da far confluire verso i suoi programmi di formazione in Giordania, Qatar, Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti.
Invece sarebbe stato approntato solo un piccolo centro di formazione in Turchia, dove dei soggetti, per lo più leader dei gruppi di opposizione avrebbero addestrato i combattenti all’operatività sul campo.
(Foto: CC BY-SA 2.5)