(Teleborsa) - Inattesi segnali di stabilizzazione dal comparto manifatturiero della Cina dopo la
doccia fredda di fine settembre.
La lettura definitiva del
PMI manifatturiero elaborato da
Markit/Caixin mostra un valore di
47,2 punti, in calo rispetto ai 47,3 di agosto e ancora
sui minimi dal 2009,
ma in rialzo rispetto alla stima flash fornita lo scorso 23 settembre.
Il dato, inoltre, è
migliore delle attese degli analisti che avevano prospettato lo status quo.
La
situazione resta comunque piuttosto preoccupante: come noto, un valore al di sotto della soglia dei 50 punti indica una contrazione dell'attività, al di sopra dei 50 punti indica invece una fase di espansione.
Musica diversa se si guarda al
PMI manifatturiero elaborato dal Governo cinese, diffuso sempre stamane. A settembre è stato confermato a 53,4 punti, dunque ben al di sopra della linea demarcazione tra contrazione ed espansione.
Quanto al settore terziario, il
PMI dei servizi elaborato da
Caixin è sceso a settembre a 50,5 punti rispetto ai 51,5 di agosto, posizionandosi sui minimi di 14 mesi.