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La Fed alzerà i tassi entro il 2015. Paura per la Yellen colta da un malore

Economia
La Fed alzerà i tassi entro il 2015. Paura per la Yellen colta da un malore
(Teleborsa) - La Fed è pronta ad alzare i tassi di interesse negli Stati Uniti entro la fine del 2015. Lo ha confermato ieri sera il Presidente della banca centrale americana, Janet Yellen, parlando della politica monetaria all'University of Massachusetts.

Il suo intervento, per la verità, è stato poi turbato da un malore che ha colto la numero uno della Federal Reserve verso la fine. La Yellen, che si è interrotta più volte verso la fine e dopo aver iniziato a tossire, è stata subito soccorsa da alcuni paramedici, che hanno escluso qualcosa di serio ed imputato il malore alla fatica e disidratazione richiesta da un lunghissimo discorso durato 50 minuti.

Nel suo intervento, la Yellen ha confermato "solide" prospettive economiche per l'economia americana, un progressivo miglioramento del mercato del lavoro ed un'inflazione che tornerà verso il target del 2%, una volta svaniti gli "effetti temporanei" che la tengono insolitamente bassa. Un riferimento al recente crollo del petrolio.

In questa situazione, ha confermato che c'è unità di vedute fra i banchieri della Fed nel ritenere che i tassi debbano essere aumentati più avanti quest'anno e che l'aumento dovrà essere progressivo e richiedere un certo periodo di tempo. Una exit strategy molto soft.

Poi, la Yellen ha citato anche i fattori di rischio, che potrebbero tardare una decisione in tale senso, richiamando eventuali "sorprese" di carattere economico e "gli sviluppi all'estero", che erano stati il motivo per il quale l'aumento del costo del denaro era stato rinviato rispetto alla data prevista di settembre.

La numero uno della banca centrale americana ha anche spiegato le scelte di politica monetaria, affermando che se la Fed decidesse di tardare troppo un aumento dei tassi, poi si rischierebbe di dover attuare una stretta "repentina" con effetti negativi sull'economia, che tornerebbe in recessione.
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