(Teleborsa) - Il
prezzo del petrolio continua a scivolare stamattina sui mercati internazionali, sui timori di un rallentamento della domanda mondiale,
nonostante l'Agenzia Internazionale dell'Energia abbia rivisto al rialzo del stime di crescita della domanda.La qualità nordamericana
light crude, quotata al Nymex, scambia a 45,08 dollari al barile, scivolando dell'1,8%, mentre il
Brent perde l'1,9% a 47,95 dollari.
Il
cartello dell'OPEC, nel consueto bollettino mensile, ha mostrato una
view certamente pessimistica del mercato, rivedendo al ribasso le stime di prezzo del greggio per quest'anno a
40-50 dollari al barile da 60-70 dollari sulla qualità Brent del Mare dle Nord.
Ieri,
l'Energy Information Administration (EIA) americana aveva formulato una
stima di prezzo leggermente più alta a 59 dollari al barile per il Brent e 52 dollari per il greggio statunitense.
Più ottimismo viene espresso dall'Agenzia Internazionale con sede a Parigi (AIE), che stima un riequilibrio automatico del mercato, basato sui prezzi e sul bilanciamento domanda ed offerta.
L'agenzia
prevede che la domanda aumenterà in modo più forte (+1,7 milioni di barili nel 2015
a fronte degli 1,6 indicati nel precedente report e +1,4 milioni nel 2016), grazie ai bassi prezzi di listino, causati anche da una
riduzione dell'offerta non-OPEC. L'AIE ritiene infatti che i produttori esterni al cartello effettueranno il maggior taglio produttivo dagli anni '90 (mezzo milione di barili) per sostenere le quotazioni e fare spazio ad un aumento della quota del cartello causata dalla
riammissione dell'Indonesia.