(Teleborsa) -
Come previsto, le commissioni Finanze e Attività produttive della Camera hanno dato il via libera definitivo al ddl concorrenza, che si propone di favorire alcune liberalizzazioni settoriali, ma anche fissare alcune regole e paletti per rendere il mercato italiano più concorrenziale.
Lo sbarco del provvedimento in Aula è previsto per il prossimo 21 settembre, dopo che verranno acquisiti i pareri delle altre commissioni.
"Questo ddl è un tassello importante delle riforme di questo governo, sosterrà la crescita e porterà maggiore efficienza ed equità'", ha affermato uno dei relatoti Andrea Martella (Pd), ricordando che
sono stati affrontati temi importanti come banche, assicurazioni, telefonia, trasporti, società di professionisti, farmacie, notai, avvocati ecc.
Fra le norme prese in considerazione c'è quella sulla
razionalizzazione dei distributori di carburanti, accolta con favore anche dall'Unione petrolifera, l'associazione dei petrolieri italiani: include la disciplina per l'adeguamento alle norme di sicurezza.
Presente anche una norma sui
costi delle commissioni bancarie e sui limiti all'addebito delle telefonate ai correntisti, oltre ad una disciplina delle professioni, che includa anche la costituzione di società di capitali per gestire gli studi professionali, anche in forma mistra (avvocati, notai, commercialisti ecc.).
L'ultimo capitolo ha riguardato le
farmacie, per le quali è previsto anche l'arrivo di società di capitali, ma con alcune limitazioni: ne sono esclusi medici, società farmaceutiche ed informatori scientifici e non anche grossisti e distributori inizialmente annoverati.
Fra le disposizioni più curiose c'è
l'arrivo in Italia dei risciò, ovvero dei mezzi di trasporto che utilizzano la forza umana per la trazione, per i quali non servirà l'abilitazione professionale.