(Teleborsa) - Serve la collaborazione di tutti i Paesi europei per risolvere il
problema dell'immigrazione. Ne sono sempre più convinti Roma, Parigi e Berlino che chiedono una "forte risposta" UE sul dramma dei rifugiati.
I ministri degli esteri delle tre nazioni europee,
Paolo Gentiloni, Laurent Fabius e Frank-Walter Steinmeier hanno inviato un documento comune all'Alto Rappresentante
Federica Mogherini, affinché l'emergenza immigrazione venga affrontata in tutte le sue sfumature il 4-5 settembre a Lussemburgo in occasione della riunione informale dei Ministri degli Esteri dell'Unione Europea.
"Il documento - si legge in una nota della Farnesina - molto articolato, mette in rilievo come, alla luce dei limiti e delle manchevolezze chiaramente mostrati dall'attuale sistema di regole europee in materia di asilo, creato ormai 25 anni fa, occorra rivederne contenuti e attuazione".
Intanto dalla Provincia autonoma di Bolzano arrivano precisazioni su un eventuale stop agli
accordi di Schengen al Brennero chiesti dalla Germania. Nessuna sospensione degli accordi, ma "esclusivamente di un'intensificazione dei controlli", ha dichiarato il governatore
Arno Kompatscher.
La situazione sembra essere davvero drammatica, con la
polizia ceca che identifica i migranti scrivendo sulle loro braccia un numero con un pennarello mentre il traffico ferroviario all'Eurotunnel continua a subire interruzioni.
Resta alta la tensione in Austria mentre l'
Ungheria, indispettendo non poco Bruxelles, ha deciso di innalzare una barriera umana contro l'assalto dei migranti in arrivo dai Balcani.