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Cina e Grecia pesano sul PIL dell'Eurozona

Economia
Cina e Grecia pesano sul PIL dell'Eurozona
(Teleborsa) - Il PIL di Eurolandia relativo al 2° trimestre del 2015 dovrebbe continuare a crescere, almeno secondo la stima preliminare diffusa oggi dall'Ufficio centrale di statistica dell'Unione europea (EUROSTAT).

Tuttavia la ripresa della zona euro ha perso slancio sottolineando la fragilità radicata nella regione sulla scia del raffreddamento dell'economia cinese e dei persistenti timori per il debito della Grecia.

Nel secondo trimestre, il PIL è atteso in salita dello 0,3% su base trimestrale in misura più contenuta rispetto al +0,4% del trimestre precedente. A livello annuale il PIL è visto in crescita dell'1,2%.

Il dato risulta peggiore delle attese degli analisti che indicavano un incremento dello 0,4% su trimestre e dell'1,3% su anno.

I dati giunti stamane sul PIL evidenziano la persistenza di grandi divergenze in merito alla crescita economica all'interno dei paesi membri dell'area euro, che minacciano la ripresa della regione. In Germania il PIL si è espanso a un ritmo inferiore al previsto, pur confermandosi locomotiva d'Europa. Crescita zero in Francia anche se il Governo ha espresso fiducia per il resto dell'anno. In Italia la crescita economica ha rallentato evidenziando una crescita addirittura inferiore alla Grecia.
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