(Teleborsa) -
L'Italia si scopre sempre più un paese diviso e diseguale, dove il Sud si trova alla deriva.
E' la fotografia scattata da Svimez secondo cui
il PIL del Mezzogiorno registra ancora un segno negativo (-1,3%), nel 2014, per il settimo anno consecutivo. Negli anni di crisi 2008-2014,
i consumi delle famiglie meridionali sono crollati di quasi il 13% e gli investimenti nell'industria addirittura del 59%.
Il
Rapporto SVIMEZ sull’economia del Mezzogiorno evidenzia inoltre che, nel 2014, quasi
il 62% dei meridionali guadagna meno di 12mila euro annui, contro il 28,5% del Centro-Nord.
C'è poi l'
allarme sul fronte lavoro. "Il numero degli occupati nel Mezzogiorno, ancora in calo nel 2014, arriva a 5,8 milioni, il livello più basso almeno dal 1977, anno di inizio delle serie storiche Istat". E
lavora una donna su cinque.
E non si fanno più figli. Il rapporto Svimez cita anche la preoccupante situazione demografica, evidenziando che "nel 2014 sono state registrate solo 174 mila nascite", il valore più basso dall’Unità d’Italia.