(Teleborsa) -
Nell’imminenza del voto parlamentare, che dovrebbe approvare il pacchetto di riforme imposto dai creditori alla Grecia, la polizia di Atene si è scontrata con i manifestanti nel centro della città, che osteggiano un nuovo e prolungato periodo di ulteriore austerità.
La polizia greca, in tenuta antisommossa, ha sparato gas lacrimogeni per disperdere la folla riunita in piazza Syntagma, di fronte al parlamento.
Le proteste mostrano le prime sfide al primo ministro Alexis Tsipras, colpevole, secondo i manifestanti, di aver accettato ulteriori tagli alla spesa dopo che l’economia si è ridotta del 25% proprio per aver accettato profondi tagli alla spesa nei precedenti piani di salvataggio.
Nel referendum dello scorso 5 luglio, il 61% per cento dei greci si era espresso per il NO ad un pacchetto di tagli meno oneroso rispetto a quello accettato da Tsipras il lunedì successivo, dopo aver capitolato alle stringenti richieste dei creditori.
"Voglio dire una cosa ai miei compagni", ha detto il ministro delle Finanze greco, Euclide Tsakalotos. "Lunedì mattina è stato il momento più difficile della mia vita. Quella che abbiamo preso è stata una decisione della quale sentirò il peso per il resto della mia vita. Non so se abbiamo fatto la cosa giusta. Ma so che abbiamo fatto qualcosa per cui non c'erano alternative ".