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La Grecia dice ancora "no" ai creditori e rinvia il pagamento al Fondo Monetario

Economia
La Grecia dice ancora "no" ai creditori e rinvia il pagamento al Fondo Monetario
(Teleborsa) - "Il Governo non accetterà proposte estreme. Il nostro popolo ha già sofferto abbastanza negli ultimi anni".

Lo ha ha scritto il premier greco, Alexis Tsipras, in un tweet, poco prima di aver informato, sempre via Twitter, che oggi alle 18.00 terrà un'informativa in Parlamento sugli sviluppi dei negoziati con i creditori. E qui torna in gioco l'ala estremista di Syriza, che pressa per una linea dura al punto di minacciare una crisi di Governo qualora il Presidente del Consiglio, alle prese con l'ormai ultimo giro di carte, si "piegasse" alle richieste di Bruxelles & Co.

L'esecutivo ellenico, nel pieno di una via crucis che si concluderà definitivamente a fine giugno, si oppone soprattutto a due delle richieste dei creditori: il taglio alle pensioni e all'aumento dell'età pensionistica, e l'aumento dell'IVA del 10% su elettricità e farmaci.

Sempre ieri, Atene ha chiesto il rinvio del pagamento dovuto oggi al Fondo Monetario Internazionale con l'obiettivo di accorpare i quattro pagamenti di giugno in un unico esborso il 30 giugno.

Una proposta, questa, che potrebbe essere accolta dall'Organizzazione con sede a Washington perché secondo una decisione adottata dal Consiglio di Amministrazione alla fine degli anni '70, i Paesi che aderiscono al Fondo possono chiedere di raggruppare più pagamenti.
Fino ad oggi solo una Nazione, lo Zambia, ha adottato questa procedura a metà anni '80.

In questo bailamme di di negoziati, annunci eTête-à-tête, il Ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, ha pubblicato uno "Speech of hope", un "Discorso della speranza", nel quale spiega che tale discorso "non deve essere tecnico, deve semplicemente delineare un cambiamento, una rottura con gli ultimi 5 anni in cui la Grecia si è sobbarcata nuovi prestiti che hanno reso il proprio debito ancora più insostenibile e messo le basi per nuove misure di austerity punitive".

"Chi dovrebbe tenere questo Discorso?" si domanda Varoufakis. "Secondo me dovrebbe farlo la Cancelliera tedesca Angela Merkel davanti agli ateniesi o di un'altra città della Grecia. La Cancelliera potrebbe cogliere l'occasione per suggerire un nuovo approccio di integrazione europea, iniziando dal Paese che ha sofferto di più, che è stato vittima di errori nella progettazione dell'Unione monetaria, oltre che interni".
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