(Teleborsa) - La Spagna si divide: il partito di opposizione
Podemos conquista e spopola a Barcellona, lasciando Madrid al Partito popolare del Premier, nelle ultime elezioni amministrative. Un dato che non sorprende molto,
dato che Podemos era già in ascesa alle recenti elezioni in Andalusia, e considerando il diffuso malcontento generato dalla crisi economica e dalla politica filoeuropeista ad oltranza di Mariano Rajoy.
La candidata del Pp,
Esperanza Aguirre, è riuscita alla fine ad aggiudicarsi (per un pelo) la capitale con il
34,3% delle preferenze, appena una manciata di voti sopra la coalizione
Ahora Madrid appoggiata da Podemos, che ha guadagnato il
32%. Una differenza minima anche sotto il profilo dei seggi: 21 al Pp e 20 alla coalizione guidata da Manuela Carmena. Gli scrutini hanno tenuto tutti con il fiato sospeso sino all'ultimo, perché gli exit poll ieri sera davano anche Madrid al partito di protesta Podemos.
Opposta la situazione a Barcellona, dove Podemos ha guadagnato il 25,20% e 11 seggi e l'opposizione ha preso il 22,7% delle preferenze e 10 seggi. La candidata vincitrice
Colau ha parlato di rivoluzione democratica, facendo eco al leader di Podemos,
Pablo Iglesias, il quale ha affermato che il voto
"segna l'inizio della fine dell'era del bipartitismo".
D'altronde, Podemos può contare sull'
appoggio di vari ed eterogenei movimenti di protesta e sul diffuso disagio sociale, causato dalla recessione e dalle politiche di austerità, anche se ora
l'economia spagnola è tornata a camminare.