(Teleborsa) - Si è messa in moto la macchina dell'Offerta Pubblica Iniziale che porterà in Borsa
Inwit, la società che gestisce le torri di trasmissione di
Telecom Italia interamente gestita dalla big delle tlc.
Dopo aver
presentato le prime richieste a Borsa Italiana e Consob, in questi giorni il management di Inwit avrebbe iniziato a prendere contatti con le banche di investimento per presentare il progetto di quotazione.
Gli advisor, anticipa
Bloomberg citando fonti a conoscenza della situazione, sarebbero Banca IMI,
Mediobanca,
Deutsche Bank e
UBS.
Con questa IPO, che punta alla
collocazione sul mercato del 40% del capitale di Inwit, Telecom Italia mirerebbe a
raccogliere circa 730 milioni di euro.
Inwit potrebbe raggiungere una
valutazione di 1,8 miliardi di euro, 13 volte l'Ebitda pro-forma del 2014, che era pari a 140 milioni di euro (i ricavi pro-forma ammontano invece a 300 milioni).
Il
range di prezzo dell'IPO dovrebbe essere comunicato entro un mese.
Telecom Italia
aveva preannunciato l'intenzione di quotare la controllata in occasione della
presentazione del Piano strategico 2017, lo scorso mese di febbraio, ma solo di recente ha conferito a Inwit le sue 11.500 torri. Inwit ha deliberato un
aumento di capitale passando da 50 a 600 mila euro nominali, con un sovrapprezzo di oltre 780 milioni di euro, mediante conferimento da parte di Telecom del ramo d'azienda costituito dalle torri.
In Europa anche altri gestori e big delle infrastrutture hanno deciso o stanno decidendo di quotare le torri
per ridurre il proprio indebitamento, approfittando degli attuali prezzi da record del mercato azionario.
La spagnola
Abertis, per esempio, sta meditando l'IPO della divisione torri di Madrid. Anche
Telefonica starebbe esplorando la possibiltà di cedere le torri wireless in Germania.