(Teleborsa) -
La Cina continua a mostrare segnali di rallentamento.Dopo la franata dell'inflazione e della produzione industriale, anche le esportazioni cinesi sono notevolmente diminuite a marzo, e le importazioni sono crollate ancora una volta, suggerendo agli economisti che la seconda più grande economia mondiale è stata colpita dal ristagno della domanda in patria e all'estero.
Le esportazioni cinesi del mese scorso sono scivolate del 15% rispetto all'anno precedente,
mentre le importazioni sono scese del 12,7%, secondo i dati diffusi oggi dall' Amministrazione generale delle dogane.
"La domanda interna è ancora lenta," ha dichiarato
Kevin Lai, economista di Daiwa Capital.
La caduta si è scontrata con le aspettative degli economisti che si aspettavano un rimbalzo dell’export del 12% dopo il nuovo anno lunare.
La Cina ha registrato un surplus commerciale di 18,16 miliardi di yuan nel mese di marzo, (2,93 miliardi dollari, ben al di sotto il surplus 60,6 miliardi dollari nel mese di febbraio).
La Cina annuncerà i dati economici del primo trimestre questa settimana, e le aspettative del mercato sono che l'economia cresca di circa il 6,9% anno su anno, mentre Pechino ha fissato un obiettivo di crescita del 7%.