(Teleborsa) - La
Cina sembra reggere all'impatto negativo provocato dal calo del prezzo del petrolio e dal rialzo del dollaro sulla crescita economica.
Secondo le stime fornite dalla
Banca mondiale il PIL del Dragone si attesterà al 7,1% nel 2015, a fronte del 7,4% del 2014, mostrando via via un leggero rallentamento verso un +6,9% nel 2017, a causa degli sforzi politici per affrontare le vulnerabilità finanziarie e raggiungere una crescita sostenibile.
Le aspettative del mercato sono per un'economia in crescita del 6,9% nell'anno in corso mentre Pechino ha fissato un obiettivo di crescita del 7% per tutto il 2015.
Guardando ai paesi in via di sviluppo, la banca mondiale prevede una crescita del 6,7% nel 2015 contro il +6,9% dell'anno scorso, mentre considerando anche quelli sviluppati, come Corea del Sud e Singapore, si prevede una crescita piatta al 6%.