(Teleborsa) - Il presidente
Barack Obama ha detto che i
negoziatori iraniani hanno fatto delle concessioni
durante i colloqui sul nucleare, ma
non abbastanza per chiudere definitivamente l’accordo con gli Stati Uniti ed altre cinque grandi potenze, per ridurre alcune sanzione imposte negli anni passati proprio in tema di proliferazione nucleare condotta da Teheran.
Nessun progetto di accordo è quindi pronto per essere sottoscritto, anche se la percezione di Obama era quella di giungere ad una soluzione entro poche settimane.
"L’Iran non ha ancora fatto il tipo di concessioni che penso debbano essere necessarie per giungere ad unn accordo finale”, ha detto Obama in un'intervista rilasciata all’Huffington Post, lo scorso sabato. "Ma qui e quindi questa possibilità esiste”.
Obama ha anche mantenuto la
pressione sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e sulla sua idea pre-elettorale che, durante il suo governo, non prevede nessuno stato palestinese.
Il presidente ha detto ha detto a Netanyahu, contattato telefonicamente, che i
colloqui di pace sono l'unico modo per garantire la sicurezza a lungo termine di Israele e che sarà difficile trovare un percorso alternativo, fintanto che ci sono persone che credono seriamente che i negoziati siano ancora possibili.
L'
ultimo round dei colloqui sul programma nucleare iraniano, si è concluso Venerdì a Losanna, in Svizzera, senza il raggiungimento di un vero e proprio accordo, anche se il segretario di Stato Usa,
John Kerry, ha detto che sono stati fatti "
progressi sostanziali".