(Teleborsa) -
CTI BioPharma e
Baxter International Inc. hanno pubblicato oggi
positivi dati di massima sul principale endpoint di
PERSIST-1, lo studio di Fase 3 randomizzato e controllato, finalizzato alla registrazione,
condotto su pacritinib, un
inibitore orale multi-chinasi della JAK2/FLT3 di prossima generazione, per il trattamento di pazienti affetti da
mielofibrosi primaria o secondaria.
Lo studio PERSIST-1 ha raggiunto il suo endpoint principale sulla popolazione di pazienti che sono stati sottoposti al trattamento, facendo registrare un’attività statisticamente significativa a prescindere dalla conta piastrinica iniziale dei pazienti, compresi quelli caratterizzati da una conta piastrinica molto bassa nel momento in cui hanno iniziato la terapia, condizione definita di trombocitopenia acuta o potenzialmente letale.
L’endpoint principale dello studio era rappresentato dalla percentuale di pazienti per i quali il volume della milza si sarebbe ridotta di almeno il 35%, dopo 24 settimane dall’inizio del trattamento. Lo studio PERSIST-1 ha dimostrato che
pacritinib ha prodotto un tasso di risposta clinicamente e statisticamente significativo nella riduzione del volume della milza in pazienti malati di mielofibrosi
rispetto alla BAT, la terapia disponibile, scelta dal medico.
“Questi risultati di massima positivi mostrano che questo farmaco può diventare una preziosa, nuova opportunità terapeutica contro questa difficile malattia. Pacritinib rappresenta un importante elemento del portafoglio oncologico che Baxter sta costruendo, e non vediamo l’ora di collaborare con CTI BioPharma per condividere questi risultati con i medici e discutere i prossimi passi con gli enti regolatori,” ha dichiarato
David Meek, Responsabile della divisione oncologica di Baxter BioScience.
Il titolo
CTI BioPharma era stato sospeso stamane in attesa di nota da Borsa Italiana che poco fa ha fatto sapere che le azioni saranno in pre-asta fino alle ore 13:30.