(Teleborsa) - La
BCE inizierà ad acquistare bond per 60 miliardi di euro al mese a partire dal 9 marzo fino a settembre 2016, ma
nel QE non rientrerà la Grecia.
Lo ha chiarito ieri il numero uno della
Banca Centrale Europea "la BCE non può acquistare bond greci con il piano di Quantitative Easing" nel giorno in cui ha svelato i
dettagli del piano di acquisto titoli ora ai nastri di partenza.
La delicata questione della Grecia è stata tuttavia al centro della conferenza stampa di Mario Draghi. "La BCE ha prestato ad Atene 100 miliardi di euro raggiungendo il 68% del PIL. Si tratta del tasso più alto in tutta la zona euro", ha spiegato il presidente dell'Eurotower, ricordando il divieto di finanziamento monetario stabilito dai trattati europei.
Il banchiere ha assicurato che
la BCE "è la prima a volere ricominciare a finanziare l'economia greca, ma a determinate condizioni". Attualmente, ha spiegato Draghi, "l'Eurotower non acquisterà i bond di Atene fino a quando sono avranno un giudizio "investment grade" e il Paese "non sarà uscito dal piano di aiuti della Troika (FMI-BCE-UE)".
Il governatore della BCE, durante la conferenza stampa ha inoltre confermato che la
piattaforma di prestiti emergenziali per le banche nota come ELA
è stata incrementata di 500 milioni di euro per la Grecia portandolo dunque a 68,8 miliardi di euro.