(Teleborsa) -
"Inizieremo gli acquisti di titoli a partire da lunedì prossimo". Con queste parole, il
Presidente della BCE Mario Draghi ha esordito nella conferenza stampa odierna, dopo che l'Eurotower ha confermato l'attuale impostazione espansiva della politica monetaria,
lasciando i tassi prossimo allo zero allo 0,05%.
Poi, Draghi ha aggiunto che, a breve, la BCE pubblicherà i dettagli del
piano di Quantitative Easing, annunciato lo scorso mese di febbraio, che ha un valore stimato di mille miliardi di euro, da suddividersi in
60 miliardi al mese.
Nell'illustrare le condizioni che hanno portato la BCE a varare il piano e confermare tassi prossimi allo zero, Draghi ha sottolineato che
"la ripresa dell'economia europea si amplierà e rafforzerà gradualmente" e che sono previsti
"ulteriori miglioramenti", considerando anche l'effetto positivo derivante dai
bassi prezzi del petrolio, che aiutano il
potere d'acquisto delle famiglie e la redditività delle imprese. Draghi ha comunque ammesso che, in parte, il miglioramento dell'attività sarà frenato dagli aggiustamenti di bilancio necessari nei vari settori.
La BCE ha
rivisto al ribasso le previsioni sull'inflazione dell'Eurozona, indicando
per quest'anno una stima di crescita zero dei prezzi, contro lo 0,7% indicato in precedenza, ma rialzandole per il 2016 all'1,5% dall'1,3% e per il 2017 all'1,8%, molto prossima al target.
Sono state invece riviste al rialzo le previsioni di crescita della Zona Euro, portandole a +1,5% da +1% quest'anno ed a +1,9% da +1,5% il prossimo. Nel 2017, gli economisti dell'Eurotower confidano in una crescita al 2,1%.
Rispondendo alle domande dei giornalisti in sala, dopo il suo intervento, Draghi ha precisato
"al momento non vediamo assolutamente nessuna ragione per non proseguire il nostro piano di acquisti di titoli di Stato fino alla scadenza prevista di settembre 2016, o anche oltre, se necessario".
Considerando i tassi negativi dei bond europei, Draghi ha indicato il limite minimo sino al quale la BCE potrà spingersi negli acquisti, stabilito a
-0,20%, uguale al tasso ufficiale sui depositi che Francoforte pratica alle banche commerciali.
"La BCE non può acquistare bond greci con il piano di Quantitative Easing". Lo ha chiarito Draghi rispondendo ad una domanda dei giornalisti in sala, che si chiedevano se anche le obbligazioni elleniche fossero incluse nel piano.