(Teleborsa) - La Chairwoman della Fed, Janet Yellen,
spiana la strada per la sua exit strategy: "lenta", come preannunciato sin dall'inizio del suo mandato, ma anche
"prudente", per tener conto di tutti gli elementi in gioco.
Quanto arriverà, l'
annuncio di un rialzo dei tassi probabilmente
non sorprenderà nessuno, giacché era stato ampiamente digerito ed incorporato nelle aspettative del mercato.
I tempi? Probabilmente, il primo aumento potrebbe avvenire alla
fine della primavera:
"altri due o tre meeting" ha detto ieri la Yellen nel suo intervento presso la Camera..
Oggi, la numero uno della Fed è
nuovamente a Capitol Hill, per la sua consueta relazione annuale sull'operato della Fed. E' cambiata solo la platea, perché questa volta ad ascoltarla sono i membri della
Commissione finanze del Senato.
Con pazienza e lungimiranza, Janet Yellen ha ribadito che
la politica monetaria "non dovrebbe essere incatenata a rigide regole meccaniche", bensì considerare
"un'ampia gamma di indicatori macroeconomici", come sta facendo attualmente la banca centrale. Da ricordare che la Yellen aveva sganciato le decisioni da un preciso target di inflazione e disoccupazione, ma tendeva a considerare il
quadro macroeconomico nel suo complesso.
La Presidente della Fed ha poi ammesso che
la deflazione resta uno dei crucci del Board di politica monetaria, ma la crescita economica e la solida creazione di posti di lavoro depongono a favore di un rialzo dei tassi.