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L’Isis minaccia l’Italia. “Siamo a Sud di Roma”

Politica
L’Isis minaccia l’Italia. “Siamo a Sud di Roma”
(Teleborsa) - L’ambasciata italiana a Tripoli, in Libia, ha sospeso tutte le attività diplomatiche per il venir meno delle minimali condizioni di sicurezza. Saranno assicurati solo i servizi essenziali.

“Il Governo discuterà il 19 febbraio in Parlamento le linee che il Governo vorrà adottare”, ha detto il ministro degli Esteri Gentiloni. “L’Italia resta al lavoro con la comunità internazionale per combattere il terrorismo e ci sarà più impegno con l’ONU”.

“L’Italia è pronta a combattere lo Stato Islamico in Libia perché non possiamo accettare che a poche ore di navigazione dall'Italia ci sia una minaccia terroristica attiva” ha aggiunto Gentiloni. Le minacce dell’Isis all’Italia assumono contorni sempre più definiti. “Siamo a Sud di Roma, in Libia”, riferisce Site, una società americana che monitorizza tutta l’attività web dell’Isis. Un messaggio contenuto nel video in cui si mostra l’uccisione di 21 egiziani copti sequestrati lo scorso dicembre.

Il video, dal titolo “Un messaggio firmato con il sangue alla nazione della Croce” si conclude con la citazione “Avete buttato a mare il corpo di Bin Laden. Mischieremo il suo sangue con il vostro”.

In attesa di vedere la risposta militare che Roma intenderà adottare, vale la pena fare il punto sui costi di un’eventuale operazione che si annuncia molto articolata e potenzialmente lunga.

Un intervento in Libia proporrebbe un nuovo capitolo di spesa, il cui ammontare è difficilmente quantificabile. Nel conflitto libico del 2011, in cui l’Italia fu impegnata in operazioni aeree con 15 velivoli e sei navi, il costo fu di poco superiore ai 202 milioni di euro, a cui si aggiunse il costo di oltre 700 bombe sganciate. Ogni bomba a guida laser costa tra i 30 mila e 50 mila euro, mentre i missili da crociera impiegabili costano quasi un milione.

Un contingente italiano in Libia, di circa 5 mila uomini, elicotteri e aerei, oltre a navi appoggio, potrebbe costare almeno mezzo miliardo di euro all’anno.

A determinare o meno un incremento anche consistente dei costi dell’operazione in Libia contribuiranno gli aspetti bellici e logistici.
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