(Teleborsa) -
Per la Grecia i creditori della zona euro hanno espresso scetticismo sul fatto che lo svolta finanziaria del paese più indebitato l’Europa fosse a portata di mano.
Nel fine settimana, i colloqui volti ad individuare un terreno comune per arrivare ad una soluzione, non sono stati sufficienti per rompere una situazione di stallo tra il governo del primo ministro
Alexis Tsipras e i suoi creditori internazionali.
"Da quello che ho sentito dire nelle discussioni tecniche nel fine settimana, sono molto scettico", ha detto il
ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, il cui paese è il più grande contributore per il piano di salvataggio della Grecia con 240 miliardi di euro.
I commenti di Schaeuble hanno fatto eco a quelli dei colleghi di Malta, Francia e Austria, ribadendo che c'è ancora molta strada per recuperare margini di trattativa alla
riunione odierna dei ministri delle Finanze della zona euro.
Il mancato raggiungimento di un accordo entro la fine del mese, quando scadrà l’attuale piano di salvataggio della Grecia, rischia di innescare una reazione a catena che potrebbe mettere a rischio l'adesione all'euro del paese ellenico.
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La posta in gioco è alta, ma dubito che stasera si andrà oltre delle dichiarazioni di circostanza”, ha detto Daniel Gros, direttore del Centro per gli studi politici europei a Bruxelles. "La vera resa dei conti arriverà molto più avanti”.