(Teleborsa) - Ancora nubi nere sulle quotazioni del greggio, con i prezzi dell'
oro nero che si confermano
in calo anche oggi.
A zavorrarli sono il
dollaro forte, un
downgrade degli analisti e l'
aumento oltre le attese delle scorte statunitensi.
Il
super dollaro impatta negativamente perché rende più oneroso acquistare il petrolio.
Quanto alle scorte, ieri l'
American Petroleum Institute ha preannunciato un boom degli stock USA di petrolio di 13 milioni di barili, un livello molto più alto rispetto ai 3,5 milioni stimati dagli analisti interpellati da Platts.
Oggi, infine,
Barclays ha tagliato ancora le proprie stime sul
Wti e il
Brent. Le quotazioni del primo sono viste ora a 42 dollari al barile nel 2015 rispetto ai 66 dollari stimati in precedenza, quelle della qualità europea a 44 dollari al barile rispetto al precedente target di 72 dollari.
In questo momento i futures sul
WTI, scadenza marzo, sanno cedendo 68 centesimi a 45,47 dollari, mentre quelli sul
Brent, stessa scadenza, cedono 25 cent a 49,35 dollari.