(Teleborsa) - In corsa due pretendenti asiatici per le società Ansaldo, messe in vendita da
Finmeccanica in qualità di asset non core del gruppo e parte sostanziale del piano di dismissioni. Tali asset comprendono
Ansaldo Breda, la società specializzata nella produzione di treni, ed una quota del 40% di
Ansaldo STS, che è quotata a Piazza Affari e si occupa di segnalazioni ferroviarie.
Al termine di un lungo iter, il colosso italiano della difesa, ieri sera,
ha confermato l'arrivo dell'offerta della cinese Cnr Insigma ed anche l'esistenza di due pretendenti, con l'offerta presentata un mese fa dalla giapponese Hitachi.
"Hitachi ha fatto un'offerta per entrambi i business
come un pacchetto", ha confermato oggi il direttore operativo della big giapponese
Toshiaki Higashihara, intendendo che l'offerta non esclude nessuno dei due asset e li considera come un'unica entità.
Il portavoce della compagnia giapponese, però, non ha voluto dare indicazioni sul prezzo, anche se il quotidiano giapponese Nikkei scriveva di recente di un'offerta da
1,7 miliardi di dollari.
Quanto alla cinese
Insigma, a quanto pare, ha scelto di
correre da sola A questo punto non resta che attendere il
CdA già convocato per domani 18 dicembre, che potrebbe già dare una indicazione sul proseguimento delle trattative in esclusiva con l'uno o l'altro gruppo. Tempi stretti dunque, come di recente anticipato dal numero uno di Finmeccanica,
Mauro Moretti, che ha detto di voler chiudere il capitolo cessioni entro l'anno.