(Teleborsa) - I
prezzi del greggio sono
pronti a dimezzare i prezzi di 6 mesi fa, prima che i produttori si trovassero di fronte all'eccesso globale di offerta petrolifera.
Il
prezzo del Brent, punto di riferimento mondiale del mercati del petrolio, potrebbe scivolare anche sotto i 50 dollari al barile, nel 2015, come riportato da autorevoli analisti.
Non importa se
il petrolio è crollato già del 47%, dai 115,71 dollari al barile toccati lo scorso 19 giugno. I prezzi hanno bisogno di scendere ancora, prima che i produttori possano drenare la sovra abbondanza attuale.
I minimi segnati negli ultimi dai prezzi del Brent, sono i minimi segnati negli ultimi 5 anni, due settimane dopo che l'
OPEC ha deciso di non tagliare la produzione, anche considerando i livelli di massima produzione degli Stati Uniti.
Al riguardo, l'OPEC ha già fatto sapere che la sua decisione sarà blindata anche se i prezzi scenderanno intorno ai 40 dollari al barile,
come ha ribadito ieri il ministro dell'Energia Suhail Al-Mazrouei.
"Solo se ci sarà una miglioramento della domanda e una crescita decisamente più morbida dello 'shale oil' americano, si può sperare in una ripresa dei prezzi nella seconda metà del 2015", ha detto Bjarne Schieldrop, capo analista per le materie prime per SEB AB, la quarta più grande banca della Svezia.