(Teleborsa) - Continua a precipitare il
rublo nei confronti delle principali divise internazionali, dopo aver lasciato quest'anno fino al 47,8% del proprio valore contro il biglietto verde e il 30% contro l'euro.
Per arginare questa grave crisi valutaria, la
Banca centrale russa (CBR) ha abbandonato la banda di oscillazione controllata per il rublo, autorizzando la valuta a fluttuare liberamente nei confronti di Euro e dollaro americano.
Secondo molti si tratta di un'operazione che darà solo un respiro breve alla valuta, visto che la nazione è alle prese con un mix micidiale di problemi, come la
caduta del prezzo del greggio, asset strategico per le sorti economiche del Paese, e le
sanzioni imposte a Mosca dall'Occidente.
Si aggiungono poi gli
elevati deflussi di capitale e il rischio stagflazione, ossia prezzi in rialzo a fronte di un rallentamento della crescita economica per il 2015.