(Teleborsa) - PIL negativo anche nel terzo trimestre per
l'Italia che si conferma in recessione. Secondo le ultime rilevazioni dell'
ISTAT, nel periodo in questione,
il Prodotto Interno Lordo tricolore è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,4% nei confronti del terzo trimestre del 2013.
Questi numeri, spiega l'Ufficio Nazionale di Statistica in quella che oggi è la stima preliminare, sono la sintesi di una
diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura e dell'industria e di un aumento nei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte), parzialmente compensato da un apporto positivo della componente estera netta.
Il terzo trimestre del 2014 ha avuto quattro giornate lavorative in più del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al terzo trimestre del 2013.
Sempre stamane altri paesi membri della zona euro hanno diffuso i numeri sull'economia.
In Germania il
PIL del terzo trimestre è tornato a crescere, dopo la battuta d'arresto del trimestre precedente, grazie alla spesa delle famiglie, "aumentata considerevolmente" e il commercio con l'estero.
Bene anche le attese per
la Francia che ha registrato una
crescita dell'economia sopra le attese degli analisti. A trainare è la spesa i consumi delle famiglie e quelli del pubblico.