(Teleborsa) - Venticinque istituti di credito, sui 131 sottoposti a valutazione, tra cui
Banca MPS, hanno fallito lo stress-test condotto dalla
Banca Centrale Europea, che ha trovato un "buco" di capitali proprio nel sistema bancario italiano.
Dunque un risultato molto diverso dai
test del 2011. La Banca Centrale Europea ha individuato un gap totale di 25 miliardi di euro che, a partire dalla fine del 2013, è stato ampiamente ridotto da molte della banche valutate, ma non da
Banca MPS e da
Banca Carige come ha confermato oggi la BCE, che nessitano complessivamente di circa 3 miliardi di euro.
"Il deficit di capitale complessivamente verificato è più basso delle aspettative", ha detto Jon Pace, analista bancario presso la filiale londinese di Nomura Holdings. "Come è sempre stato, la sfida per la BCE sarà quella di convincere il mercato della credibilità di questi stress-test e che il ristretto numero di istituti sottocapitalizzati rispecchia la situazione effettiva del sistema bancario europeo".
Nessuna delle maggiori banche europee ha manifestato "carenza" di capitale. Nessuna istituzioni francese, tedesca o spagnola sarà tenuta a reperire ulteriori capitali. Gli Istituti di credito risultati invece "carenti", avranno nove mesi di tempo per colmare le lacune individuate dalla BCE, che punta a mettere una pietra tombale sull’ultimo quinquennio di turbolenza finanziaria nella regione euro.
"I risultati, come prima impressione, sono molto positivi e dovrebbero portare benefici ad alcuni titoli bancari sui prezzi borsistici odierni", spiegano gli analisti di
JP Morgan in una nota scritta. "
Deutsche Bank e
Commerzbank nonchè Erste Group Bank AG e diversi titoli bancari greci, sono tra quelli che dovrebbero reagire positivamente".