(Teleborsa) - Nuovo annuncio choc di
Matteo Renzi, accolto da proteste e fischi all'assemblea generale di
Confindustria di Bergamo da alcuni lavoratori vicini alla
Fiom.
In tale occasione il premier ha annunciato "la più grande riduzione delle tasse di sempre": "con la legge di stabilità del 2014 e del 2015 tagliamo 18 miliardi di tasse".
Dieci miliardi, ha spiegato il presidente del Consiglio, andranno a "finanziare il bonus degli 80 euro, mezzo miliardo andrà in detrazioni a favore delle famiglie, un miliardo è previsto in incentivi che permetteranno per un triennio di non pagare contributi a chi fa assunzioni a tempo indeterminato e altri 6,5 miliardi circa andranno a coprire l’eliminazione della componente lavoro dall’Irap, cosi come Confindustria nella persona di
Giorgio Squinzi e dei suoi predecessori ci chiede da tempo di fare", ha ricordato Renzi.
La manovra nel suo complesso avrà una ricaduta totale di 30 miliardi di euro, "senza un centesimo di aumento delle tasse", ha precisato il premier.
"A me non piace il fiscal compact", ha ammesso poi Renzi, "ma è stato votato e ora non posso dire che non lo rispetto. Non sforo il 3% ma comunque arrivo al 2,9% e libero 11,5 miliardi".